I Ninja e l’Era moderna

Nella Biografia, si accenna qualcosa sulla realtà del "Ninjutsu".

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Il "ninjutsu" (che poi non si definisce in questo modo), da pochi decenni è diventato una moda spaventosa che purtroppo ha condotto fanatici e ignoranti irrispettosi autoproclamati "maestri" a mancare di rispetto a questa parentesi storica strumentalizzandola in modo ridicolo. Sarà la noia dei soliti statici sport daa gara o chi sa cosa, ma la figura del ninja è tornata in voga più che mai nelle palestre oggi giorno. Ciò non giustifica affatto che questa parentesi storica venga infangata così da fake e buffoni che la rappresentano in modo totalmente errato.

Ogni qual volta che si pensa ai "Ninja" si immagina l'assassino mascherato dei romanzi e dei film. Alle stelle ninja, ecc. ecc.
Questa immagine non ha mai visto la luce nella realtà storica ma solo nei teatri kabuki che l'hanno resa iconica per il mondo.

Nel nostro articolo : Ninpō 忍法 vi è un breve riassunto storico che spiega storicamente chi sono gli Shinobi o almeno ciò che è storicamente narrato nelle antiche cronache ufficiali. Ciò che è narrato in questo articolo, storicamente è reale ed attendibile.

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L'Era Moderna

 

Oggi l'enfatizzazione teatrale di questi personaggi ha un po' sminuito e diciamo anche "ridicolizzato" quella che è la loro affascinante storia e cultura, unica nel suo genere e che ha condotto la pratica dei ninjutsu ad ottenere fama fino ai giorni nostri.

Vi sono diverse organizzazioni in Giappone che hanno parecchi performer al loro seguito, che rappresentano gli "antichi guerrieri shinobi" o samurai in manifestazioni, parchi a tema, video spettacolari su internet ed eventi pubblici di vario genere, tutti dedicati alla figura dei ninja o dei samurai. Bisogna però non fraintendere il loro lavoro. Ciò che fanno questi performer per quanto spettacolare o divertente sia è una rappresentazione scenografica e simbolica di un antico ed importante retaggio che dunque va rispettato e non reso "trash" o preso con superficialità. In occidente purtroppo al contrario del Giappone, il fenomeno è ridicolizzato con superficialità e reso trash, ma per fortuna non da tutti ovviamente.

Per lavoro e per adattarsi ai tempi che corrono dove internet, le visualizzazioni e i like dominano e portano denaro, (quindi fanno "campare"), questi performer si dedicano a fare un piccolo show per il pubblico, ma sono comunque realmente addestrati e praticano con veri maestri l'arte del ninpō tradizionale o altre discipline, celando nella facciata di un performer ninja o samurai e di uno show web un reale adepto di queste due fazioni.

Il Dōjō Yuki no Senshi non è da meno facciamo la stessa identica cosa. Anche noi per adattarci ai tempi moderni, per "lavorare" e farci conoscere ci dilettiamo con il pubblico e internet "dando spettacolo" sempre però con rispetto, dignità e decoro, mostrando con materiale video e foto cosa storicamente erano le discipline al tempo feudale giapponese praticate dai ninja e i samurai con abiti accuratamente storici oppure con vestiario kabuki se non addirittura più moderno esclusivamente per divertimento. Consapevoli però della realtà e della pratica. L'aspetto fotografico, video e grafico di cui io mi occupo per mestiere non deve mai cadere nel trash o nel ridicolo, ma mantenere decoro con immagini chiare, moderne e in linea con i trend graphic design del momento.
Essendo del mestiere ci tengo troppo e sono parecchio pignolo a riguardo.
Ad esempio osservo con derisione che le scuole fake si riconoscono subito dal loro sempre caratteristico display trash.
Quelle grafiche scadentissime che sembrano fatte con paint in stile anni 70, quelle foto che sembrano fatte con il nokia 7650. E quei video davvero, davvero, davvero di qualità scadente. Con foto fiammeggianti o con onde energetiche graficamente imbarazzanti.
Si sono antipatico va bene, ma non potevo ignorare questa parentesi professionalmente scadente.

Tornando a noi dunque, il reale lavoro, pratica e retaggio restano a porte chiuse dentro il dōjō.
Su internet ci limitiamo a mostrare abilità, live action per divertimento e alcune pratiche base per incuriosire il pubblico sperando di ispirarlo a cercare un dōjō tradizionale e studiare con noi o altre vere scuole professionali e competenti.

Charlie Chaplin disse: Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore: ciò che vuoi. La vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.

A me piace molto questa frase. Non è facile oggi destreggiarsi su internet con tutta questa massa di ignoranti che seduti davanti un pc armati di tastiera senza essere in grado di tenere in mano una scopa sputano sentenze e ridono di chiunque pratichi le arti marziali, professionisti o scarsi che siano, per loro sono tutti uguali e avranno sempre da ridire. Chi mette la faccia su internet deve mettere in conto anche questo purtroppo. Si sa che sullo schermo non appare esattamente ciò che si fa nella realtà. Tutto sembra più lento, debole e poco denso. Tuttavia il coraggio di metterci la faccia deve esserci comunque e l'impegno non deve mai venire meno.
I ritardati da tastiera ci saranno sempre. Molti si scoraggiano e rinunciano a realizzare materiale su internet solo perchè degli asini ragliano comodamente seduti a casa. Ma è sbagliato le opinioni di un ignorante incompetente in materia non contano nulla, basta semplicemente ignorarli e continuare a praticare e fare ciò che ci piace se abbiamo una realtà professionale e la verità alle nostre spalle. Poi può piacere o no quelli sono gusti è normale, ma se tuto è vero, genuino e fatto col cuore non c'è niente e nessuno che deve abbattervi.
Se proprio si vuole sprecare una parola con questi elementi inutili, si può al massimo dire:
"Tu ci riesci? Mostra la tua faccia su internet e mostrami come sei bravo a farlo meglio di me così imparo dai miei errori grazie alla tua bravura". Ma vi consiglio di ignorate ogni stupido che vi indispettisce.

Continuando a parlare di "era moderna dei ninja" oggi c'è anche un boom di fake ninja come dicevo all'inizio dell'articolo, che spuntano come funghi. Nel nostro articolo: "I Fake Ninja" ne parliamo in modo accurato:

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Ma al di là di questo argomento grottesco. C'è un fenomeno che non va sottovalutato. L'evoluzione.
Quello che gli occidentali chiamano "ninjutsu" è la disciplina per antonomasia che rappresenta l'adattamento e l'evoluzione, e si, i fake giocano alla grande con questo concetto. Malissimo e in modo ridicolo sottolineo.
Tuttavia, io non ho nulla in contrario con la nascita delle "nuove scuole".

Nel 21 ° secolo non occorre essere così prevenuti nei confronti di una pratica che non è stata sviluppata secoli fa. Sono pienamente d'accordo con l'evoluzione e l'adattamento ai tempi che corrono, per fortificare la disciplina e condurla nei secoli con un bagaglio di maggiore qualità e consistenza. Ma la modifica di alcuni elementi dell'arte, o l'adattamento, deve pur sempre coesistere ed incastrarsi bene con il retaggio originale, partendo dalla base di un vero lignaggio, altrimenti si perderà del tutto.
Non sono contro chi inventa una nuova disciplina. Dopotutto tutte le arti marziali nascono dal nulla, dalle basi di (VERE) esperienze di guerra e lotta (REALI). Bruce Lee, è un esempio recente, e moderno, di questo concetto. Ma! È partito da una reale base concreta, legata alla lotta, alla guerra e ai concetti filosofici di una disciplina.
Certo, ha ideato il Jeet Kune Do, ricamando la disciplina sulle sue abilità fisiche, uniche nel suo genere. E chi lo pratica, è convinto che diventerà come lui ... tuttavia, ha dato la possibilità a tutti, con questa disciplina, di provarci e migliorarsi.
Se proprio si deve inventare qualcosa dunque, va bene, purchè sia fatto con onestà e sincerità, e va rivelato onestamente, e non inventare falsi legami ai lignaggi per ottenere credibilità. Sarebbe sconsideratamente irrispettoso mettere in mezzo personaggi o famiglie di guerrieri storici offendendo il loro operato e la loro memoria. La credibilità è nella nostra onestà, e nel valore del nostro lavoro ed impegno.
Bisogna avere il coraggio, di mettere alla luce il frutto di una convinzione, di uno studio e di un duro lavoro, senza vergogna, a cuore puro. Se poi l'idea ha successo, onore e congratulazioni, altrimenti, bisogna fare un passo indietro e studiare ancora con maestri di reali lignaggi.
Ma in ogni caso, l'onestà, renderà entrambi i casi, onorevoli.

Il Dōjō Yuki no Senshi come già detto nasce dal frutto di un lignaggio autentico del Giappone feudale che 200 anni fa si è evoluto abbracciando le arti cinesi in una nuova era dove l'arte della guerra in strada non poteva essere applicata.
E da una mia esperienza reale, sia di combattimenti che di pratica ventennale di discipline Koryū legate al Ninpō, Iaidō, Kenjustu e tecniche tradizionali Hyōhō, all'interno della scuola Yuki no Senshi esiste una sezione chiamata Byakko-ryū, dove all'interno vi sono tecniche sbocciate dalle mie esperienze reali di combattimento sia in strada, che "sportivamente" e da studi approfonditi di tecniche con le armi in cui sono specializzato studiando con nuovi maestri occidentali e giapponesi. Presto alcune mie prospettive saranno condotte in Giappone per l'approvazione e il test di validità, mostrandole ad anziani esperti. Oggi il mio intento è continuare a studiare e praticare cercando altri lignaggi autentici da cui imparare e migliorare per rafforzare la mia disciplina. Vada come vada tutto sarà arricchimento.
L'importante è che sia un arricchimento autentico guidato da basi di reali lignaggi e non fantasie condotte da solitarie campagne prive di senso ispirate da film e fumetti.

Sensei Scolaro Giuseppe Simone
ジュセッペ シモネ スコラロ